It’s important to keep in mind that New York City was, and in fact still is, indigenous land.
Conceived as a collaboration between artist Angelo Bellobono and the Ramapough Lenape tribe, “Before me and after my time” is a long term project exploring the artist’s investigation of belonging, identity, transformation and the changing nature of things. [ read more ]
It’s important to keep in mind that New York City was, and in fact still is, indigenous land.
Conceived as a collaboration between artist Angelo Bellobono and the Ramapough Lenape tribe, “Before me and after my time” is a long term project exploring the artist’s investigation of belonging, identity, transformation and the changing nature of things. Once again Bellobono extends his painting practice towards projects that collectively highlight community engagement. Living in New York City, Rome and Imlil (Morocco), allows the artist to extend bridges between the places he has lived in. A series of geological and personal coincidences led him to draw a connection between the American Appalachians and the Moroccan Atlas, where Bellobono has created Atla(s)now, a community platform for cross-disciplinary collaboration where art and skiing positively enrich the local Berber communities. These mountain ranges were once connected as part of the mega-continent Pangea, and were separated as a result of shifting tectonic plates 150 million years ago.
This discovery of the common tectonic origin of these mountains has sparked Bellobono’s desire to investigate the history of the first people who populated New York and the Appalachians, the native American "Lenni Lenape" who gave the name to Manhattan, which derives from "Manna-Hatta, the island of many hills". The Lenape closest to Manhattan are today living in the area around Ringwood and Mahwah on the Ramapo Mountains of New Jersey.
”Before me and after my time” has started in the fall 2014 with an exibithion of a series of paintings representing the constant geological change and the fragility of personal identity and borders. The subject matter of some of the artworks is soil collected in the area polluted by the Ford plant, since the Lenape over the years have been affected by the tons of toxic waste material dumped from the Ford plant near Ringwood, NJ.
One of the aims of this project is serving as a platform for the Ramapough Lenape Nation in New York City to document and communicate their cultural heritage and their commitment to environmental preservation. The exibithion hosted a series of talks/conversations in presence of Lenape Chief and representatives. The 2014 fall activities ended with one night event dedicated to the Lenape artist Jack Criyng Raven Anderson hosted at the Bellobono’s studio in Brooklyn.
Then, during the months of october and november 2015, the project realized new achievements.
On october 6th a talk with a representatives of the Ramapough tribe has been invited for a talk at the Maam museum in Rome (Italy).
On november 6th a talk with the Chief Dwaine Perry, Jack Criyng Raven Anderson and Angelo Bellobono has been hosted at the Jersey City Theater Center. Then, during one day action, on november 8th a monumental mural has been realized by Angelo Bellobono and Jack Criyng Raven Anderson at the Ramapough Tribal community center in Mahwah, NJ, about 25 miles from New York. This great collective experience represent a connecting bridge between the Ramapough community and the most ancient settlements Lenape in Manhattan. The Ancestral soil from the Indian caves in Inwood park in Manhattan has become the matter of the mural and, through that, the ancient roots are now reconnected to the actual Lenape settlement in Mahwah. On november 22nd the mural has been officially presented at the Ramapough Tribal community center.
This work is a further step in the Bellobono's research, which melts anthropology and geology, in order to let the layers forming the landscape out, shaping relations between men and territories, including borders and their continuity.
“Anna’s tower” is a two weeks project dedicated to Anna Wyche, a 42 years old Natives American Ramapough woman living in Harlem.
Anna’s life has been incredibly hard and touching since she was 14. On top of this, in the last 8 years she has been figthing against a serious cancer which left her with no job.
Every day she begs for money to survive on west 110th and Broadway in NYC. She get in touch with the artist Angelo Bellobono through his project with the Ramapough Natives American “Before me and after my time”. Starting from a meeting to hear her story, Bellobono proposed to Anna something to give some help.
The artist realized several portraits of her painted on wood, installed and sold at 110th spot corner the day of Anna’s birthday so she made some good money. After that Angelo Bellobono invited Anna to contact other artists in order to give continuity to this kind of action. A short video has been realized so Anna can use it as fundraising.
Ideato e concepito da Angelo Bellobono in collaborazione con la tribù Ramapough Lenape, “Before me and after my time” è un progetto a lungo termine che prosegue l'indagine di temi legati all’appartenenza, all'identità e alla trasformazione di uomini e luoghi. Ancora una volta Bellobono estende la sua pratica pittorica relazionandosi a comunità con le quali sviluppare un percorso condiviso. Per l’artista vivere in luoghi diversi ha reso necessario realizzare tra questi dei ponti connettivi, funzionali a dare continuità concettuale e formale alla sua ricerca. Una serie di coincidenze geologiche e personali sono alla base di questo progetto, e lo hanno portato a disegnare un collegamento tra i monti Appalachi americani e l’Atlas marocchino, area in cui da cinque anni egli lavora ad Atla(s)now, una piattaforma di collaborazione interdisciplinare da lui creata, in cui l’arte e lo sci diventano strumenti di connettività sociale e sviluppo microeconomico.
Questi gruppi montuosi, un tempo parte di una stessa catena, si separarono milioni di anni fa. Tale scoperta ha attivato nell’artista il desiderio di conoscere la storia dei primi abitanti che popolarono New York e gli Appalachi, appunto i Nativi americani "Lenni Lenape" che diedero nome a Manhattan, nome derivante da "Manna-Hatta, l'isola dalle molte colline". I discendenti Lenape più vicini a Manhattan vivono oggi nella zona intorno a Ringwood e Mahwah sui Monti Ramapo del New Jersey a circa 25 miglia da New York.
Questi, nel corso degli anni, sono stati vittime di un grave sopruso da parte della Ford auto, che ha riversato tonnellate di rifiuti tossici nelle loro terre.
“Before me and after my time”, iniziato nell’autunno 2014, si propone come piattaforma per la comunità dei Ramapough Lenape, atta a documentare e comunicare il loro patrimonio culturale e il loro impegno per la tutela dell'ambiente. La prima tappa di tale progetto, è stata una mostra negli spazi di Rhett Butler a Soho, costituita da una serie di dipinti dell’artista realizzati con le terre raccolte nell’area di Mahwah in cui si trovava l’industria della Ford, e che oltre a rappresentare il costante cambiamento geologico e la fragilità dell'identità personale e dei confini, hanno riportato dal New Jersey a New York la terra dove i Lenape oggi vivono. Durante il mese di apertura all’interno della mostra si sono svolti incontri e talk con il Capo della tribù Dwaine Perry ed altri rappresentanti della stessa. Le attività del 2014 si sono concluse con un evento dedicato all'artista Lenape Jack Criyng Raven Anderson, ospitato con una mostra dei suoi lavori nello studio di Bellobono a Brooklyn.
Durante l’autunno 2015 l’attività del progetto è proseguita con una serie di conferenze e la realizzazione di un grande dipinto murale.
Il 6 ottobre Jack Criyng Raven Anderson ed Angelo Bellobono, sono stati invitati ad una conferenza presso il Museo Maam di Roma e il 6 novembre ad un talk, che ha visto anche la presenza del Capo Dwaine Perry, presso il Jersey City Theater Center.
Poi, nel corso di un’intensa azione durata un giorno, l’8 novembre 2015 Angelo Bellobono e Jack Criyng Raven Anderson hanno realizzato un monumentale dipinto murale al Ramapough Community Center a Mahwah, NJ. Questa esperienza collettiva rappresenta un momento importante, un ponte di collegamento tra la comunità Ramapough e i più antichi insediamenti Lenape a Manhattan. Infatti, il terreno ancestrale delle caverne indiane di Inwood Park all’estremo nord di Manhattan, prelevato in una escursione con alcuni rappresentati della comunità Ramapough, è diventato la materia base del murale e, attraverso questo, le antiche radici sono ora ricollegate all’attuale insediamento Lenape a Mahwah. Inwood Park è anche il luogo in cui secondo la leggenda, Manhattan fu “comperata” dagli Olandesi. Il 22 novembre il murales è stato ufficialmente presentato presso il Ramapough Community Center.
Questo lavoro è un ulteriore passo nella ricerca di Bellobono, che fonde antropologia e geologia, al fine di far emergere gli strati che formano il paesaggio, plasmando le relazioni tra uomini e territori, tra i confini e la loro continuità.
“Anna’s tower” è un progetto di due settimane dedicato ad Anna Wyche, una donna Nativa Ramapough di 42 anni che vive ad Harlem. La vita di Anna è stata molto dura fin da quando aveva 14 anni e, oltre a questo, da 8 anni lotta contro un cancro e ha perso il lavoro. Ogni giorno elemosina per sopravvivere all’angolo west tra la 110st e Broadway a New York. Attraverso il progetto “Before me and afte my time” è entrata in contatto con l’artista Angelo Bellobono. Dopo un incontro per ascoltare il suo racconto, Bellobono ha proposto ad Anna un piccolo progetto per darle aiuto. L’artista l’ha ritratta in una una serie di dipinti su legno, poi istallati e venduti in strada nel giorno del compleanno di Anna, che dalla vendita ha ricavato una cospicua somma. Dopo questa esperienza, Angelo Bellobono ha invitato la donna a contattare altri artisti per dare continuità a questo tipo di azioni. E’ stato poi prodotto un video che lei potrà usare per raccogliere fondi.